Leopoldo Saturno un
benefattore
tra due secoli di
storia 1800-1900
La
storia intesa come conoscenza della cultura di un popolo, oltre la geologia, la
climatologia, e le scienze naturali in generale, può darci degli strumenti
critici per valutare la potenzialità delle risorse di un’area .
Periodo : fine del 700 in Valfontanabuona
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Il
settecento in Valfontanabuona rappresenta il periodo della società
tradizionale basato su un’economia di sussistenza, una società estremamente
accorta nell’impiego delle proprie risorse, con un’economia diversificata ed
integrata, una società ove l’economia è composta da diversi fattori,quali: agricoltura,
pastorizia, silvicoltura, artigianato ed emigrazione stagionale, una società
ove elemento è necessario e la diminuzione o la mancanza di un fattore
modifica in senso negativo la possibilità di esistenza dell’intero sistema. |
Una
struttura che nasce sulla base di una logica economica conservativa delle
risorse disponibili. Una società tradizionale rivolta all’auto consumo in cui
ogni aumento della produzione si traduce in un benessere della popolazione in
una ragionevole stabilità.
L’aumento
della produttività nel corso dell’Ottocento avviene all’interno di un sistema
che va perdendo quelle attività fondamentali quali il pascolo e l’artigianato e che conosce
livelli crescenti di commercializzazione, un sistema con una produzione
pro-capite maggiore ma con una minore articolazione economica con minori spazi
quindi all’attività di sussistenza. Un sistema meno complesso ed integrato in
cui sono intervenute pesanti semplificazioni, un sistema più fragile, un
sistema che ha dato origine all’emigrazione della seconda metà dell’Ottocento”
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L’incolto
è composto quasi tutto dalle terre comuni, la coltivazione tipica comprende
il grano,il mais, la segala, i fagioli, i piselli, la vigna è presente
dappertutto e si espande, ma la produzione di vino scarsa e mediocre. In
tutta la vallata solo in Roccatagliata
la coltivazione della patata supera la castagna. L’agricoltura
era basata essenzialmente sull’uso della zappa e sulla rotazione delle
colture, mentre nell’allevamento prevalevano pecore e capre rispetto alle
vacche. L’artigianato
tessile è svolto in genere da donne con tessitura di panno (mezzalana) per
abiti domestici, la tessitura della
seta molto fiorente. Il probabile tasso di emigrazione era del 2% |
Perodo : 1700 - 1820 Comune di Neirone
Il Comune di Neirone si sviluppava su una superficie di 2869 ha con 2716 abitanti
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Nella vallata della Valfontanabuona non esiste distinzione tra comuni agricoli ed altri dediti allevamento in quelli più poveri tende a prevalere l’allevamento ovino caprino. Per l’artigianato in vallata si passa dalla seta alla filatura e tessitura del lino.
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Da i dati raccolti sembra probabile che in Fontanabuona il 20% del fabbisogno alimentare non risulta coperto dalla produzione locale, ne da scambi , ne da quella artigianale, secondo il fabbisogno di allora era ragionevole supporre un consumo procapite di due mine di “grani ( legumi,cereali,….) N.B. 1 mina 95,3 Kg Chiavari. |
Perodo : 1820 - 1877 Comune di Neirone
Gli abitanti passavano da 3950 a 4218 ( 1881 )
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In Fontanabuona avvengono mutamenti profondi cambiano sia i livelli produttivi che le proporzioni tra esse inoltre la crescita demografica fino alla metà del secolo del 33%
Il baliatico degli orfani
Con
la variazione del sistema legato ad un’economia di sussistenza, il mondo rurale
si orientò verso forme di integrazione diversificate del redito, se nel periodo
precedente si ricorreva alla manifattura a domicilio alla tessitura di
mezzelane, velluto o lino, successivamente nell’Ottocento un aiuto ai bilanci
famigliari proveniva dal baliatico degli orfani.
I
bambini abbandonati e ricoverati nell’ospedale genovese di Pammatone, venivano
affidati attraverso la mediazione dei parroci a famiglie di contadini, in
cambio di un compenso in denaro: 3 lire e 10 soldi per bambino fino a due anni,
3 lire dai due agli otto anni, 2 lire e 10 soldi tra gli otto e i quattordici anni.
Toccava
agli stessi parroci una volta all’anno nel mese di maggio verificare le
condizioni degli orfani.
In
genere venivano battezzati con il cognome “Della Casagrande” quando fu vietato con decreto napoleonico, al
fine di rendere più distinguibili i vari individui, da quel momento gli orfani
furono chiamati con cognomi più fantasiosi : di fiori, pianeti, minerali, mesi,
e formule augurali.
Il
sussidio variò ed aumentò nel tempo e successivamente nel corso del dodicesimo
anno cesso quando i bambini venivano restituiti, o adottati.
L’ospedale Genovese di Pammatone
La situazione in America nella seconda meta del XIX secolo
La
seconda metà del XIX secolo porto
l’america verso un nuovo assetto. L’agricoltura
si avviava verso una rivoluzione, costituita anche qui dal trapasso dalla
coltivazione di tipo familiare alla meccanizzazione, dalla fase in cui i
prodotti dovevano servire per il sostentamento della famiglia colonica a quella
in cui miravano a rifornire i mercati. Nel cinquantennio intercorso tra il
1860al 1910 il numero delle fattorie degli Stati Uniti venne triplicato da due
a sei milioni, e la superficie più che raddoppiata, con l’aumento di nuovi
imprenditori, i Liguri in particolare sono attivissimi nel settore della
coltivazione e della commercializzazione degli ortaggi. La” Del Monte” una
delle più grandi industrie americane per l’inscatolamento di frutta e verdura
viene fondata da due liguri, così come la “Italian - Swiss ColonY “ per la
produzione e vendita in scala nazionale del vino, sempre dal setore
ortofrutticolo proviene prima di dedicarsi alla finanzia Amedeo Giannini amico
di Leopoldo Saturno.
La
maggior parte dell’incremento demografico si verifica nelle città. Con
l’accorrere della popolazione da terre
al di la del mare i villaggi si trasformavano in città
e
le città in metropoli; Nel 1830 solo un
quindicesimo degli abitanti viveva in centri
di 8000 o più anime, nel 1860 un sesto, nel 1890 più o meno un terzo.
Nel 1860 nessuna città raggiungeva un milione di abitanti, nel 1890 New York ne
aveva un milione e mezzo. La società americana si avviava a diventare una
potenza economica segnato dal ritmo delle invenzioni, 1844 Samuel F.B. Morse perfezionò la telegrafia
elettrica, 1877 invenzione della macchina da scrivere, 1880 invenzione della calcolatrice, 1897
invenzione registratore di cassa, 1880 la lampadina ad incandescenza di Edison
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La storia di un benefattore
Leopoldo
Saturno nacque nel 1858 nell’ospedale Pammatone di Genova come molti orfanelli
di quel periodo fu affidato alla famiglia Avanzino di San Marco d’Urri come
risulta dal libro Status animarum del 1866 della stessa parrocchia.
Nel
1878 all’età di 20 anni vista la crisi della società fontanina del periodo partì
come altri suoi compaesani alla volta
dell’america.
Ricordiamo
che dal 1876 al 1925 sono quasi 300.000ad abbandonare la Liguria diretti verso
le Americhe, creando anche un notevole fonte di redito per l’imprenditoria
amatoriale e mercantile Genovese.
Dopo
aver viaggiato per l’america Leopoldo ribattezzato Peter si stabilì in Reno nel
Nevada, presso il Truchee River ove si mise a coltivare una vasta estensione di
terreno, successivamente aprì un’attività commerciale legata alla ristorazione,
in seguito si dedico alla finanza diventando non solo un quotato uomo di affari
ma un punto di riferimento soprattutto per gli italiani in america, per gli
emigrati di San Marco e dell’intera fontanabuona.
Fu
una persona onesta e religiosa, cortese e generoso sensibile alle necessità dei
connazionali.
Alla
sua morte una parte della sua fortuna passo ai figli ( 5 figli fra maschi e
femmina ) i quali onorarono la memoria del padre che tanto gli aveva parlato
dell’Italia ed in particolare di San Marco d’Urri predisponendo un donazione
per tutti gli abitanti residenti del paese in cui aveva trascorso la sua
giovinezza.
Così
nel 1958 i due figli Joseph e Victor Saturno rilasciarono pro capite a ciascun
dei residenti di San Marco d’urri un pacchetto azionario pari a 800 milalire. (
ricordiamo che al momento della partenza del padre gli abitanti erano circa il
doppio) contribuendo in modo determinante alla rinascita del paese.